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Immagine del redattoreFrancesca Gottofredi

Cos'è il senso di colpa?

Aggiornamento: 9 dic 2021





L’emozione alla base è il dolore: orientato nel passato, di cui ci sentiamo responsabili al 100%.

Come funziona? Come un allarme, che si accende dentro di noi per indicarci se il percorso o la scelta che stiamo intraprendendo/facendo sia corretto/a o meno, impedisce di prendere delle decisioni di cui alle volte potremmo pentirci. Quando questo “termostato umano” passa da una fase più fisiologica ad una più patologica può impedirci di vivere la nostra vita. Questo potrebbe arrivare ad un paradosso, nel quale ci si sente così responsabili, che in alcuni casi, ad esempio in quello di vittime di violenza, la persona può arrivare anche ad addossarsi colpe non sue.

Una delle sue declinazioni è il rimpianto, che consiste in pensieri del tipo “se avessi fatto forse oggi non starei così”, sono dei paradossi in cui ricordiamo qualcosa che avremmo potuto fare, qualcosa che non è mai esistito. Il rimpianto può arrivare improvvisamente nella nostra vita, ad esempio in una coppia che si separa, la donna potrebbe iniziare a pensare che “se non si fosse allontanata dalla casa paterna, quella situazione di solitudine adesso non esisterebbe”.

Ciò che dobbiamo fare è accompagnare le persone in un viaggio di accettazione, che parte innanzitutto da uno stato di contemplazione, per passare poi ad uno stato di lucida consapevolezza ed in fine all’accettazione stessa. Così facendo naturalmente si può arrivare ad un ridimensionamento delle proprie colpe.



“Fino a che ci sono macerie sul passato da spazzare via, il lavoro sul futuro non può neanche essere iniziato”

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